La lotta alla legalità inizia da noi!

Gli alunni delle classi 4BI, 4AE, 4AT e 4AN hanno compiuto un viaggio in Calabria nell'ambito di un progetto sulla legalità.

Nell’ambito del progetto sulla legalità afferente ai percorsi di educazione civica, le classi 4BI, 4AE, 4AT, 4AN accompagnate dai docenti Cristiano Acciavatti, Dario Lombardi e Stefano Pace si sono recate in viaggio d’istruzione in Calabria.

Un percorso ricco di spunti di riflessione e di suggestioni, fatto di tanti diversi punti di vista sulla realtà dei nostri giorni e sulla cultura di queste terre meravigliose. Gli studenti hanno avuto modo di conoscere e toccare con mano le testimonianze e le esperienze del Gruppo Cooperativo GOEL, attivo da 20 anni nella lotta alla ‘ndrangheta, e hanno dialogato con alcuni membri della cooperativa Pathos, che si occupa di assistenza ai migranti. Hanno visitato Gioiosa Jonica, comune che ha ospitato la prima manifestazione antimafia in Italia, e che è stato parte civile in un processo di ‘ndrangheta a seguito dell’uccisione del mugnaio Rocco Gatto, uomo che aveva rifiutato di pagare tangenti ai clan mafiosi locali.

In questa terra ricca di storia i nostri studenti hanno avuto modo di visitare “Pentedattilo”, piccolo borgo fantasma arroccato sul Monte Calvario, la cui forma caratteristica ricorda le cinque dita di una mano, il Museo nazionale archeologico della Magna Grecia a Reggio Calabria, che ospita i famosi Bronzi di Riace, e la famosa cittadina di Gerace, sede episcopale sin dai tempi antichi, il cui patrimonio artistico è custodito dell’imponente Basilica Minore, edificio bizantino-normanno.

Il dialogo con le persone del luogo ha contribuito a far maturare negli alunni e nelle alunne riflessioni sull’importanza della tutela della legalità: hanno ascoltato testimonianze di imprenditori locali che hanno subito minacce da parte di organizzazioni criminali e hanno incontrato Vincenzo Chindamo, fratello dell’imprenditrice agricola Maria Chindamo, scomparsa il 6 maggio 2016, il cui corpo non è stato mai trovato, ma che in seguito a indagini e intercettazioni risulta essere stata selvaggiamente uccisa dalla ‘ndrangheta locale.

Un viaggio di istruzione, di sensibilizzazione e di formazione sui temi della legalità e del contrasto alle mafie, a contatto con una realtà complessa e con la sua storia. Un itinerario che ha portato i nostri studenti a riflettere durante tutto il viaggio di ritorno sull’esperienza compiuta e su quanto sia fondamentale acquisire consapevolezza che le mafie possono essere combattute facendo rete e attuando pratiche virtuose, sensibilizzando coetanei e adulti, con un impegno attivo nell’applicare i principi di un sano e onesto viver civile tutti i giorni.

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