Prosegue il Laboratorio di Bioingegneria coordinato dal professor Domenico Di Campli, realizzato nell’ambito del PON di Metodologie didattiche attive LEARN TO ACT, rivolto a studenti e studentesse di diversi indirizzi di studio.
Il laboratorio impegna i membri dei nostri Start e Peer Education Labs, in un’azione di progettazione e di analisi di caso, con la realizzazione di un sistema di monitoraggio per la rilevazione, l’analisi e la visualizzazione di alcuni parametri biologici del corpo umano.
Tramite esperimenti intrapresi grazie al sistema realizzato, gli alunni e le alunne scoprono come alcuni parametri biologici dipendono direttamente dallo stato emotivo della persona: gli stimoli esterni consistono in esperienze divertenti e coinvolgenti, come l’ascolto di diversi generi musicali, la visione di video emozionanti o spaventosi, il coinvolgimento in videogiochi e altre attività proposte dagli studenti.
Al termine del progetto, i corsisti saranno in grado di realizzare uno studio statistico dei diversi fenomeni osservati. Inoltre, si proverà ad affrontare anche l’aspetto psicologico del controllo delle proprie emozioni, cercando di approfondire il vero significato del termine “Biofeedback“.
Questa capacità di autoregolazione può avere un impatto positivo sulla salute mentale e fisica, promuovendo il benessere globale. Il Biofeedback riveste un ruolo significativo nella gestione dello stress, nell’ottimizzazione delle prestazioni sportive e nella terapia di alcune disfunzioni fisiologiche.
Gli studenti sono incoraggiati a partecipare attivamente agli esperimenti, per arrivare anche a sfidarsi reciprocamente in una “gara” ed essere in grado di valutare chi riesce a gestire meglio le proprie risposte emotive.
L’obiettivo di questo laboratorio, quindi, non è solo quello di comprendere gli aspetti della Bioingegneria, ma anche di esplorare l’interazione tra il nostro corpo e le emozioni attraverso il monitoraggio fisiologico e il Biofeedback.
Informatica, salute e rilevazione del proprio stato fisico sono mondi sempre più interconnessi fra loro, lo viviamo quotidianamente grazie all’utilizzo di dispositivi quali smartwatch e, a scuola, impariamo a capire i meccanismi e le infrastrutture che si connettono ai moderni sistemi di rilevamento, per essere in grado di entrare all’interno di quei processi, sempre più complessi, che sono entrati ormai a far parte dei nostri stili di vita e delle nostre aspettative nell’ambito della salute e della promozione di uno stile di vita corretto. Conoscere, per attingere alla complessità del mondo che ci circonda, ma anche per comprendere meglio sé stessi.
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redazione